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  • Testi biblici sulla semina divina e la fecondità apostolica





    1. Parabola del seminatore (Mc 4,3-9. 14-20)

    3 «Ascoltate: il seminatore uscì a seminare.
    4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono.
    5 Un'altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo;
    6 ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì.
    7 Un'altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto.
    8 Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno».
    9 Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda».
    14 Il seminatore semina la parola.
    15 Quelli che sono lungo la strada sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro.
    16 E così quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia;
    17 ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione e persecuzione a causa della parola, sono subito sviati.
    18 E altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro che hanno udito la parola;
    19 poi gli impegni mondani, l'inganno delle ricchezze, l'avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffocano la parola, che così riesce infruttuosa.
    20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l'accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno».

    2. Parabola del seme che cresce da solo (Mc 4,26-29)

    26 Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno,
    27 e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come.
    28 La terra da se stessa porta frutto: prima l'erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato.
    29 Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l'ora della mietitura è venuta».

    3. Parabola del sale, della luce e della città (Mt 5,13-16)

    13 «Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.
    14 Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta,
    15 e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa.
    16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.

    4. Parabola degli operai nella vigna (Mt 20,1-16)

    1 «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale uscì di mattino presto per assumere dei lavoratori per la sua vigna.
    2 Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.
    3 Uscito di nuovo verso l'ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati
    4 e disse loro: "Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che è giusto". Ed essi andarono.
    5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso.
    6 Uscito verso l'undicesima, ne trovò degli altri che se ne stavano là e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?"
    7 Essi gli dissero: "Perché nessuno ci ha assunti". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".
    8 Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e da' loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi".
    9 Allora vennero quelli dell'undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno.
    10 Venuti i primi, pensavano di ricevere di più; ma ebbero anch'essi un denaro per ciascuno.
    11 Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo:
    12 "Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo".
    13 Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro?
    14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te.
    15 Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?"
    16 Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi».

    5. Parabola della colomba e del serpente (Mt 10,16)

    16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.